Nella vita mi sono occupata di tutt’altro rispetto alla scrittura, anche se ho sempre scritto per me, tenendo nel cassetto i romanzi che poi ho pubblicato.
Sono stata in molti paesi del mondo, per lavoro e per vacanza, e l’amore per il viaggio e la scoperta è sempre presente, e in un certo senso mi ha aiutato a scrivere alcune parti e scene dei miei libri.
La passione per la scrittura l’ho sempre avuta, fin da ragazzina, e scrivevo storie inventate con le compagne di classe, per me era impossibile tenere la “penna” ferma (allora non esistevano le tastiere dei PC).
Ho anche sempre letto, letto tanti libri, i miei generi preferiti sono gli storici (adoravo la Woodiwiss, la Auel, la Zimmer Bradley), i thriller, la fantascienza e i saggi di scienza e natura.
Ma cosa mi piace scrivere?
Mi piacciono i rapporti tormentati, non facili, dove quello che i personaggi vivono o sono condiziona fortemente i loro rapporti. E questo si riflette nei personaggi dei miei romanzi: uomini e donne (e animali, in “Bek dagli occhi azzurri”), con storie difficili alle spalle, con un presente da costruire, con un passato a volte da dimenticare e un futuro che spesso è un punto di domanda.
Adoro scrivere del passato, perché la storia credo sia fondamentale nella nostra civiltà, e un buon romanzo può servire a farcela scoprire o ricordare. Ma adoro anche la fantascienza (ho in mente un romanzo ambientato tra migliaia di anni), perché ci permette di inventarci qualsiasi cosa, un po’ come tornare bambini.
Attualmente ho pubblicato quattro romanzi; un romance contemporaneo, “La vita di noi due”, edito Maratta Edizioni, dove l’ambientazione è per circa tre quarti alle Maldive, paese che adoro e dove ho lavorato per parecchio tempo e che conosco molto bene. La protagonista, Aurora, fa il lavoro che ho fatto io per tanti anni in giro per il mondo, la biologa marina in un resort. E’ stato divertente descrivere quello che faceva, ricordando come avevo svolto io, e adesso i miei collaboratori, quel tipo di incarico.
Poi due romance storici, con la Literary Romance: “Il vento del destino” e “Oltre la guerra”. Il primo è ambientato tra i pirati dei Caraibi del XXVII secolo, un periodo che mi affascina. Amando le barche e le navi a vela, trovo interessanti i ladri di mare, anche se non erano proprio dei “santi”… e il protagonista, Rufus, è un capitano pirata che vivrà un’intesa storia d’amore con una donna rapita dal suo equipaggio, Lynn.
Il secondo, uscito il 25 aprile 2020, è ambientato durante la II Guerra Mondiale, altro periodo storico che trovo interessante per gli spunti narrativi che può dare. È stato un periodo terribile e durissimo, ma pieno anche di condivisione degli ideali, di lotte per la sopravvivenza, di scontri tra popoli. Ed è quello che succede ai protagonisti, travolti dalla guerra (e dall’amore) e partecipanti alla Resistenza italiana.
Infine “Bek dagli occhi azzurri”: un fantasy/favola che può essere letto sia dagli adulti che dai ragazzini, in cui i protagonisti sono… dinosauri! E’ un libro che tratta però tematiche attuali, come il rifiuto del diverso, il bullismo, l’accettazione di sé. L’ho presentato, quasi per caso, al concorso della Mursia del 2018, ed è riuscito ad arrivare in finale, anche senza vincere… ma alla casa editrice, una delle maggiori in Italia, è piaciuto molto e hanno deciso di pubblicarlo, visto i messaggi che trasmette.
E i prossimi… un drammatico che sto finendo di scrivere, e un romance MM con la mia amica Marta Arvati, quindi a quattro mani!
E poi varie idee: il seguito di “Il vento del destino”, un altro romanzo ambientato tra i pirati, un romanzo di fantascienza…
Buona lettura!
Marcella Ricci